Il 91% degli italiani considera la propria casa un vero e proprio rifugio; l’89,7% si sente rassicurato dall’essere proprietario dell’abitazione in cui vive; l’83,1% esprime la propria personalità attraverso la propria casa.
Sono i dati che emergono dal primo Rapporto Federproprietà – Censis, intitolato “Gli italiani e la casa”, che evidenza vari aspetti di come la pandemia abbia cambiato il modo di vivere e di percepire la casa degli Italiani.
Mentre l’emergenza Covid ha fatto emergere queste nuove consapevolezze in modo repentino nella maggioranza degli Italiani, per Infabbrica, la casa è sempre stata un bene prezioso, non solo in termini patrimoniali, da arredare con cura e su cui investire per essere resa il rifugio perfetto per chi la abita.
Casa come Domus: dalla costrizione al piacere di stare in casa
A cambiare, durante e dopo il lockdown, non è stato solo il modo di vivere la casa ma, di conseguenza, anche il modo di pensarla, organizzarla e desiderarla.
Nuove attività da svolgere e più tempo da trascorrere in casa
Contrariamente a ciò che molti potevano pensare, lo smart working non è rimasto limitato all’emergenza pandemica. Molte aziende e molti lavoratori hanno visto in questa modalità di lavoro, che sembrava squisitamente emergenziale, un’opportunità di contenere i costi e di aumentare la conciliazione tra famiglia e lavoro.
Così, dalle nostre piccole case, si snodano, potenzialmente, rapporti con tutto il mondo, di tipo lavorativo o amicale: i programmi di video conferenza, infatti, si sono moltiplicati e sono diventati così accessibili che persone di ogni età e livello di alfabetizzazione informatica li usano con dimestichezza.
Aperta all’esterno, ma anche aperta verso l’interno, la casa è tornata a essere una sorta di “domus romana”, intesa come centro di affetti, lavoro, e relazioni di qualsiasi tipo.
Ci siamo abituati a vivere di più la casa e sempre più persone preferiscono ospitare o farsi ospitare da amici, invece di andare al ristorante. Famiglie sempre più spesso riunite intorno a un tavolo tornano, finalmente, a comunicare e a trascorrere più tempo in casa, al caldo e in un’atmosfera rassicurante, come avveniva intorno ai focolari delle nostre nonne.
Nuova organizzazione degli spazi
Questa nuova concezione di casa, non può che cambiarne l’aspetto e la struttura.
Occorre, per cominciare, una zona dedicata al lavoro, le cui dimensioni dipendono da quante persone vi lavoreranno e dagli strumenti di cui necessitano.
La privacy, dunque, assume un ruolo molto importante e non solo per dividere la zona lavorativa da quella conviviale, ma anche per offrire a ogni membro della famiglia una comfort zone individuale. Questo fa sì che gli open space vengano sempre più divisi da pareti o mobili, per organizzare meglio gli ambienti.
La zona relax e quella del soggiorno devono essere generose, per ospitare amici e parenti, mentre la cucina torna a essere centrale, quasi come lo è stata fino agli anni Settanta. Cucinare diventa un piacere, oltre che un risparmio, e questo richiede una cucina più spaziosa e attrezzata.
Nuovi desideri in fatto di casa ideale
I nuovi desideri degli Italiani, in fatto di casa ideale, sono conseguenti alle nuove necessità dell’abitare appena viste. La casa dei sogni oggi è sempre più:
- spaziosa
- dotata di zone all’aperto come balconi, terrazze e giardini
- sostenibile, anche per far fronte agli aumenti dei costi dell’energia
- tecnologica e con un tocco di design
- autosufficiente, grazie all’orto (per chi ha la fortuna di avere un’area esterna coltivabile) e a una cucina attrezzata
- connessa
Un bene rifugio merita di essere curato come qualcosa di caro
Tornando ai numeri, dall’Osservatorio CasaDoxa 2021, emerge come moltissimi Italiani, proprio durante i lunghi giorni della pandemia trascorsi in casa, si siano accorti delle grandi potenzialità della propria casa: il 43% di loro, infatti, ha riscoperto il piacere di arredare il proprio rifugio, curandone ogni dettaglio e il 39% ha dichiarato di aver rivalutato il gusto di trascorrere tempo in casa con la propria famiglia.
La casa è diventata, così, lo spazio in cui spendere del tempo di qualità con le persone più care e, dunque, sempre di più, viene vista come un luogo da rendere più vivibile, accogliente e personalizzato.
Purtroppo, si tratta di una consapevolezza rimasta latente per tanti anni, durante i quali la casa è stata un semplice dormitorio riempito di oggetti inutili, presi qua e là, e di arredi usa e getta, scelti solo per ottenere un risparmio immediato o un effetto scenografico.
Se avessimo speso meglio i nostri soldi, pensando a un investimento anche sui mobili… Invece è dovuta arrivare la pandemia per ricordarci (anche) quanta cura meriti la nostra casa, quella che ci ha protetti durante il lockdown e che oggi ci permette di spendere molto più tempo di prima tra le sue mura, tra lavoro e svago.
Nel momento in cui ci si rende conto del valore materiale e simbolico della nostra casa, si inizia a prendersene maggiormente cura e a selezionare con amore, e con lo sguardo proiettato al futuro, gli arredi e gli oggetti a essa destinati.
La casa considerata spazio sacro da Infabbrica
Noi di Infabbrica consideriamo la casa un bene rifugio già da molto prima della pandemia. Da sempre, infatti, riteniamo che, indipendentemente da quanto tempo vi si trascorra, rientrare a casa debba sempre essere un piacere, reso possibile dalla cura con cui l’ambiente è arredato e dalla qualità degli oggetti e dei mobili scelti per farlo.
Come abbiamo visto, la sostenibilità è un altro dei requisiti della casa ideale degli italiani e noi lo sappiamo, tanto che, fin dalla sua nascita, la nostra azienda ha messo al primo posto la durevolezza e la qualità degli articoli proposti. Questo comporta, naturalmente, un investimento iniziale maggiore, rispetto ai mobili usa getta tanto pubblicizzati oggi, ma, nel lungo periodo, consente un notevole contenimento della spesa per gli arredi, che non devono essere periodicamente sostituiti. Mobili più duraturi si traducono non solo in un risparmio economico, ma anche in meno sprechi e meno rifiuti, dunque, in sintesi, in una maggior sostenibilità ambientale e soddisfazione personale.
I prodotti selezionati da Infabbrica sono tutti realizzati secondo la cura e i criteri artigianali tipici del Made in Italy e, salvo qualche rara eccezione, prevedono la possibilità di essere riparati, grazie alla disponibilità di pezzi di ricambio.
Collegandoti allo shop di Infabbrica ti accorgerai come i prodotti presenti rispondano perfettamente al nuovo concetto di casa post-pandemico: troverai complementi e accessori per ogni ambiente, interno ed esterno, in grado di soddisfare esigenze di spazio, stile e privacy di ogni tipo, sempre sostenibili e in grado di durare nel tempo.