Slow, una parola che negli ultimi anni si è inserita nel nostro vocabolario quotidiano. Il termine slow letteralmente si traduce con “lento”, ma quando oggi lo sentiamo pronunciare o magari leggiamo un articolo su una rivista capiamo all’istante di che tipo di lentezza si sta parlando.
Siamo stati abituati ad associare la lentezza a qualcosa di negativo, soprattutto negli ultimi decenni. Niente può essere lento, tutto deve essere fatto il più velocemente possibile: produzioni veloci, pasti veloci, oggetti che perdono utilità e valore velocemente. Specialmente nelle grandi metropoli sembra che il tempo non conti più.
Ma noi non siamo fatti per vivere costantemente a ritmi frenetici che mettono a dura prova il nostro benessere fisico e mentale e indirettamente anche la salute del nostro pianeta. Vivere costantemente a velocità sostenuta significa dedicare pochissimo tempo a sé stessi e alle proprie scelte e non investire in quelle cose che davvero contano. Qualche esempio? Cibo, abiti, mobili… Ma la lista potrebbe dilungarsi, fino ad arrivare allo slow design.
In molti ci stiamo accorgendo che uno stile di vita di questo tipo non è corretto né sano né sostenibile e nuovi trend si stanno ormai diffondendo rapidamente. Sempre più persone vogliono riappropriarsi del proprio tempo, alzare il livello della qualità della propria vita e desiderano che il rallentamento coinvolga anche tutto ciò che li circonda e con cui si relazionano. È così che nasce il concetto di slow living, vivere lentamente.
L’esempio più famoso, nato proprio in Italia, è Slow Food, la famosissima Onlus che dal 1986, attraverso i suoi presidi, si occupa di salvaguardare il patrimonio agroalimentare mondiale e di favorirne il rilancio per contrastare il suo diretto antagonista: il fast food, ormai sempre più junk food, ovvero cibo spazzatura.
Lo stesso accade per alcune aziende della moda, che sempre più di frequente realizzano le loro collezioni con materiali naturali, provenienti da filiere controllate e certificate, libere da tutto ciò che è sfruttamento di risorse sia materiali, sia umane, oppure con materiali di recupero, per esempio rilavorando rifiuti plastici. Ecco nato quindi lo Slow Fashion.
Slow design: la via della lentezza nel mondo dell’arredamento
Questa sorta di rivoluzione etico-sostenibile sta coinvolgendo anche altri settori della nostra quotidianità: uno su tutti il mondo del design e dell’arredamento. Parliamo quindi di slow design ed è proprio questa filosofia a costituire l’essenza di Infabbrica. Una filosofia fondata su princìpi importantissimi: qualità, sostenibilità ed etica che pervadono l’intera catena produttiva di Infabbrica.
Cos’è lo slow design? Arredare slow living per vivere meglio
Come anticipato, il movimento “Slow”, nato nel 1986, inizialmente, è stato applicato al mondo dell’alimentazione. Solo in seguito, ha trovato la propria espressione in contesti diversi e, quando ha interessato il mondo del design è stato sintetizzato in 6 princìpi fondamentali:
- La scoperta: questo principio mira a svelare e a scoprire materiali e processi di produzione ancora trascurati o sottovalutati
- L’espansione: in questo caso, si fa riferimento alla possibilità di andare oltre l’utilizzo tradizionale di alcuni oggetti, anche allungandone la durata di vita nel tempo, grazie ad un reimpiego non concepibile in precedenza
- La riflessione: per un consumo più riflessivo e consapevole
- Il coinvolgimento: inteso come collaborazione tra i design più visionari, favorita da una filosofia open source
- La partecipazione: principio che ha l’obiettivo di creare una vera e propria comunità di scambio tra gli attivisti dello slow design
- L’evoluzione: vivere lento non significa tornare indietro, tutto il contrario. Lo slow design invita a trovare modi sempre più smart per favorire i consumi consapevoli, guardando oltre il presente.
Consigli per mettere in pratica lo Slow living
La filosofia della lentezza applicata all’arredo e al design sta conquistando anche il nostro paese. Tuttavia, già dai principi appena elencati, pare chiaro che non si tratti di un metodo pratico ma solo di un insieme di indicazioni astratte che fungono da ispirazione.
Di sicuro, alcuni modi per rendere più applicabili i fondamentali dello slow design possono essere:
- il coinvolgimento del cliente e delle sue abitudini
- la consapevolezza della storia di ogni singolo materiale o oggetto che si inserisce nel proprio progetto di design
- la sostenibilità di ogni scelta e l’importanza di metterla in luce agli occhi dei propri clienti.
Una casa slow living come risposta alla crisi di approvvigionamento delle materie prime post Covid
La situazione che vive il mercato delle materie prime nel dopo Pandemia è davvero critica. Il Covid-19 ha fermato il mondo intero e la Cina, che per prima di tutti si è ripresa dall’arresto produttivo, ha svuotato i magazzini di materie prime in tutto il mondo, causandone una pesante scarsità. Ferro, alluminio, rame, silicio e plastica sono tutte merci scarsamente reperibili al momento attuale e, come vuole la principale legge del mercato, ormai carissime.
Questo evidenzia come, sposare pienamente la filosofia dello slow living design potrebbe evitare l’innescamento di questi meccanismi devastanti, oltre che, naturalmente, diminuire le emissioni di gas serra dovute ai trasporti marittimi delle materie prime, che, a oggi, risultano tra i maggiori responsabili dell’inquinamento ambientale.
Slow living interior design: cosa significa per Infabbrica?
Tutto comincia dalla scelta dei materiali che utilizziamo per dare forma ai nostri mobili e ai complementi d’arredo: non a caso, nel catalogo Infabbrica, legno, metallo e vetro la fanno da padrone. Per le nostre realizzazioni vengono utilizzati soltanto materiali di primissima scelta e metodi produttivi certosini, e questi sono gli elementi fondamentali per poter produrre mobili e oggetti di qualità, affidabili e duraturi.
Sulla stessa lunghezza d’onda si piazza anche la catena produttiva vera e propria, così come la distribuzione: le grandi produzioni in serie portate avanti in enormi catene di montaggio ed estenuanti turni di lavoro non fanno per noi.
Salvo poche eccezioni tutto ciò che fa parte del catalogo Infabbrica è realizzato artigianalmente da personale qualificato, artigiani che lavorano con estrema passione e dedizione. E soprattutto viene realizzato appositamente per te, il che significa azzerare gli sprechi di materia prima e mano d’opera.
I nostri prodotti sono pensati per impreziosire le case dei nostri clienti per molto tempo, e nel caso dovesse verificarsi un danno o una rottura il nostro servizio assistenza è sempre disponibile per fornire ricambi originali e consentirti di continuare a godere del tuo prodotto per molto tempo ancora.
La realizzazione dei nostri prodotti avviene con estrema cura e sì, anche lentezza, ma non crediamo sia un demerito, anzi. Partire dalla materia prima e arrivare a un tavolo finito in una filiera artigianale richiede molto più tempo di quanto non occorra in un contesto “industriale”, ma l’attesa (e non stiamo comunque parlando di mesi…) sarà poi pienamente ripagata dal poter toccare con le proprie mani un oggetto solido, bello e longevo e dalla consapevolezza che è stato realizzato da mani appassionate, da mani italiane.
Scopri tutti i prodotti del catalogo Infabbrica e goditi il nostro slow design!