Bonus Mobili 2023: rinnova la tua casa con le detrazioni fiscali

Prorogato anche per il 2023, il Bonus Mobili è un incentivo che consente di arredare, con un certo risparmio, case in fase di ristrutturazione edilizia o di manutenzione straordinaria.
Ma come funziona?

Ecco una panoramica su questo bonus, lanciato dal 2013 e riproposto poi nel 2020, e un focus sulle novità introdotte per il 2023 e il 2024.

Cos’è e come funziona il Bonus Arredo?

Il Bonus mobili consiste in una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per l’acquisto degli arredi, da godere in parti uguali negli anni successivi all’acquisto. Tetto massimo di spesa e numero di quote da detrarre possono cambiare anno dopo anno, ma i pilastri dell’incentivo, come i requisiti e gli acquisti ammissibili, restano sempre uguali.

Quando e come nasce il Bonus acquisto mobili

Nato per rilanciare il settore dell’arredamento e per incentivare l’acquisto di elettrodomestici efficienti dal punto di vista energetico, il bonus mobili è stato introdotto, come misura fiscale, con il Decreto Legge 4 giugno 2013.

Questa misura è stata fortemente potenziata dal Decreto Rilancio 2020 che, incentivando largamente le ristrutturazioni grazie al Super Bonus, indirettamente, aveva spalancato le porte anche al Bonus Mobili. Questo perché è possibile approfittare del bonus soltanto se l’acquisto del nuovo arredo è correlato a una ristrutturazione. In sintesi: più ristrutturazioni, più Bonus Mobili!

bonus mobili 2023
Divanetto letto Sunny V3

Grazie a queste misure, quindi, oltre a rendere casa più efficiente sul piano energetico a costo zero, è possibile anche rinnovarla nell’aspetto con un nuovo arredamento.

A differenza dell’Ecobonus 110%, per cui la spesa sostenuta era totalmente scontabile, il Bonus Mobili prevedere la possibilità di ottenere una detrazione fiscale sull’Irpef. Ecco gli aspetti principali del Bonus Mobili che restano immutati anche per il prossimo biennio.

Agevolazione fiscale arredamento: Cosa rientra?

Godere del Bonus Mobili è possibile acquistando mobili come armadi, letti, materassi, tavoli, scrivanie, librerie, sedie e poltrone. Come suggerisce il nome, la detrazione fiscale non è valida per le spese sostenuta per le pavimentazioni, i tendaggi, le porte ed i complementi d’arredo.

Al contrario, invece, rientra nella misura l’acquisto di elettrodomestici, ma è importante verificarne la classe energetica, in quanto la detrazione è consentita solo su prodotti ad alta efficienza.

È doveroso specificare che, oltre alla spesa dei mobili stessi, anche quelle per il loro trasporto e montaggio possono essere oggetto di detrazione fiscale.

Bonus mobili con ristrutturazione: i requisiti essenziali

Il Bonus Mobili può essere richiesto dal contribuente che, nell’anno precedente all’acquisto dell’arredo, abbia sostenuto spese per la ristrutturazione dell’immobile destinato ad accogliere i mobili stessi.

Trattandosi di una detrazione e non di un contributo, solo chi ha un reddito su cui paga l’IRPEF può beneficiare delle detrazioni fiscali.

Quali lavori bisogna fare per ottenere il bonus mobili? Cosa si intende per bonus senza ristrutturazione?

La detrazione è concessa a chi acquista mobili dopo aver realizzato interventi di ristrutturazione edilizia, sia su singole unità famigliari, sia nelle parti comuni di un condominio, ma sempre e solo nell’ambito di edifici residenziali.

I principali interventi edili che danno diritto al bonus mobili sono:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza

Per quanto riguarda le parti comuni degli edifici residenziali, sono ammessi anche gli interventi di manutenzione ordinaria, cosa che non avviene, invece, per i singoli alloggi ed è proprio questo il caso a cui si fa riferimento quando si parla di bonus mobili senza ristrutturazione. Questi interventi, tuttavia, danno diritto esclusivamente alla detrazione per l’acquisto di mobili per le parti comuni oggetto della manutenzione.

Adempimenti richiesti dall’Agenzia delle Entrate per ottenere la detrazione fiscale sull’acquisto dei mobili

Purtroppo, come anticipato più sopra, non è prevista la possibilità di beneficiare di alcuno sconto in fattura per il bonus mobili 2023. Questo significa che l’importo dell’intero acquisto andrà saldato e, poi, solo in seguito, andrà richiesta la detrazione.

Allora come procedere per essere certi di non sbagliare?

Prima di tutto, attenzione ai pagamenti: chi paga i mobili e le spese accessorie deve essere la stessa persona che ha sostenuto le spese di ristrutturazione, pena la perdita del diritto a godere del Bonus Mobili.

Il pagamento per usufruire del bonus può essere effettuato esclusivamente con mezzi tracciabili quali:

  • Bonifico Bancario (non è necessario che sia quello apposito “parlante” per ristrutturazioni; è valido anche il bonifico ordinario)
  • Carta di Credito
  • Carta di Debito

Da evitare, assegni, e pagamenti in contanti, pena l’impossibilità di portare la spesa in detrazione. Quanto detto sulle modalità di pagamento vale anche per le spese accessorie, come trasporto e montaggio.

Al momento dell’ordine, va, naturalmente, richiesta la fattura (la ricevuta o scontrino fiscale non è sufficiente!), che dovrà riportare il codice fiscale di chi ha sostenuto le spese della ristrutturazione, nonché la descrizione, la quantità e l’importo dei prodotti acquistati.

In attesa di compilare la dichiarazione dei redditi, in sede della quale sarà possibile calcolare le rate di detrazione e sottrarle all’IRPEF, andranno dunque conservati i seguenti documenti:

  • ricevuta del bonifico bancario o della transazione effettuata con carta di credito o di debito
  • fattura

Gli acquisti di mobili vanno anche comunicati all’Enea ed è consigliabile conservare la documentazione completa inerente a fatturazione e pagamenti anche dopo aver compilato il modello redditi.

Proroga e news sugli incentivi mobili nel 2023

Ecco le novità introdotte con la Legge di Bilancio 2022, che hanno investito il Bonus Mobili per il biennio 2023/2024.

Chi ha diritto al Bonus Mobili nel 2023?

I beneficiari non cambiano sostanzialmente, ma occorre fare attenzione alla finestra temporale: solo chi acquista mobili ed elettrodomestici nuovi entro il 31 dicembre 2024 e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente, ha diritto alla detrazione sulla spesa sostenuta. Il futuro della misura nel post 2024, invece, è ancora del tutto incerto.

Tetto massimo di spesa per detrazione mobili

Una delle maggiori novità introdotte dall’ultima Legge di Bilancio riguarda l’importo massimo su cui calcolare la detrazione: 8.000 euro per l’anno 2023 e 5.000 euro per il 2024.

La detrazione andrà ripartita in dieci quote annuali di pari importo e andrà ad abbassare la quota IRPEF a debito del contribuente.

Per comprendere la direzione di questa misura, è importante notare che il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione nel 2021 era pari a 16.000 euro, ma di 10.000 nel 2022.

letto matrimoniale contenitore
Letto imbottito con cuscini testata e contenitore Jody

Acquista i tuoi mobili con Bonus da Infabbrica

Ora che sei giunto alla fine di questa piccola guida, hai tutte le informazioni su:

  • cos’è il Bonus Mobili
  • quali acquisti comprende
  • quali sono i lavori edilizi che danno diritto al bonus nel caso in cui, dopo averli effettuati su un immobile, si decida anche di arredarlo a nuovo
  • chi e come deve pagare i mobili
  • quali sono gli adempimenti amministrativi e fiscali per godere del bonus

Ti ricordiamo che noi di Infabbrica, spesso, emettiamo solo lo scontrino fiscale per gli acquisti di mobili da parte di privati e diamo la possibilità di pagare in contrassegno, con assegno o contanti alla consegna dell’ordine. Tuttavia, se è tua intenzione usufruire del Bonus Mobili, queste modalità non saranno idonee e dovrai richiederci espressamente la fattura, che dovrai saldare con le modalità che ti abbiamo descritto poco più sopra.

Hai ancora qualche dubbio? Niente paura, puoi visitare la nostra pagina dedicata al bonus ma, se hai recentemente ristrutturato casa o hai in programma di farlo a breve, non aspettare troppo ad arredarla. Il Bonus Mobili non è per sempre!

Approfitta di questa misura finché ancora esiste! Dai uno sguardo all’ecommerce di Infabbrica  e progetta, risparmiando, il nuovo arredo per la tua casa, con mobili di qualità Made in Italy, realizzati per durare nel tempo come solo gli artigiani e le piccole fabbriche italiane sanno fare!