Il marmo è uno degli alleati più antichi dell’uomo costruttore: sculture, edifici, strade, rivestimenti di chiese, pavimenti e mobili di casa, se realizzati in marmo, garantiscono impatto estetico e durevolezza.
Ecco un focus sul marmo come materiale e qualche consiglio per utilizzarlo nell’arredamento della propria casa, a partire dal pavimento, ma non solo.
Le caratteristiche del marmo come materiale
Il termine marmo deriva dal Greco antico mármaros che significa “pietra splendente”, il che rende perfettamente l’idea del materiale di cui stiamo parlando.
Si tratta di una roccia naturale che viene estratta e trattata leggermente, prima di essere impiegata nell’edilizia e nell’interior design. Le sue caratteristiche fisiche ed estetiche ne definiscono gli usi in ogni area di impiego.
Caratteristiche tecnico – fisiche e composizione del marmo
Il marmo è una roccia carbonatica, ovvero composta prevalentemente da carbonato di calcio. La sua genesi è di tipo metamorfico, ovvero legata alla trasformazione, a seguito di diversi fattori chimici e fisici, di una roccia preesistente. Vanta un alto profilo di durevolezza e resistenza, tuttavia, presenta anche dei punti di fragilità.
Ecco le principali caratteristiche fisiche di questo minerale:
- Resistenza al tempo
- Resistenza alle abrasioni
- Resistenza agli urti
- Lucentezza
- Porosità
- Sensibilità all’acido citrico e corrosività
- Permeabilità
Quanti tipi di marmo esistono? Ecco i principali in base a colore e origine
Esistono diverse tipologie di marmo, quattro in particolare:
- calcareo cristallino: non presenta impurità, composto da cristalli definiti di grandi dimensioni. Un esempio è il travertino.
- calcareo criptocristallino: la sua struttura cristallina è meno definita e nella sua composizione compaiono fossili che ne determinano la colorazione. Fanno parte di questa categoria il botticino e il rosso di Verona.
- clastico: si presenta in piccoli accumuli nelle rocce, in materiali calcarei o silicei o nei fossili cementati.
- serpentinoso: anche detto marmo verde di Prato. Prende il nome dalla roccia da cui deriva, roccia serpentino appunto. Oltre che verde esiste anche con sfumature gialle e blu.
Le varie colorazioni del marmo dipendono dalla presenza, nella composizione minerale, di impurità, come argilla, ferro o sabbia.
A seconda del luogo di estrazione, poi, si distinguono diverse varietà di materiale, ognuna con le proprie peculiarità. Le tipologie sono moltissime, eccone alcune:
- Marmo di Carrara, bianco con venatura grigia o nera
- Marmo di Candoglia, rosa
- Botticino, dalle sfumature beige
- Rosso di Verona, il marmo rosso più noto d’Italia
- Marmo Nero Marquinia, proveniente dalla Spagna, nero con venature bianche
- Marmo Verde Alpi
- Perlato di Sicilia, bianco avorio o con venature giallastre
- Marmo Rosa di Asiago
- Marmo Blue Jeans, proveniente dalla Turchia
- Marmo Travertino, può essere bianco, giallo, rosso o beige
A cosa serve il marmo? Principali impieghi, dall’arte all’arredamento
Fin dall’antichità il marmo, in particolare il Proconnesio, è stato utilizzato per la realizzazione di colonne, fregi, scalinate e sculture. Riguardo agli arredi interni, il marmo caratterizza spesso pavimentazioni, rivestimenti murali, camini, scale, davanzali e balconi, ma anche tavoli e ripiani.
Consigli di arredamento casa in marmo
Nel settore dell’arredo, il marmo trova moltissimi impieghi: non solo è utilizzato per pavimenti e rivestimenti, come anticipato, ma anche per la realizzazione di complementi d’arredo.
Scelto nelle giuste tonalità, il marmo si inserisce bene in diversi contesti d’arredo.
Lastroni di Marmo di Carrara, ad esempio, sono perfetti per essere impiegati in un progetto d’arredo che ruota attorno alle tonalità di bianco. In ambienti arredati in stile shabby chic, invece, il Marmo di Candoglia, con i suoi toni rosei, può essere il pavimento ideale per accogliere un arredo bianco o color pastello. Lo stile classico è, poi, quello che più facilmente viene associato al pavimento in marmo: il Marquinia, con il suo nero, dona raffinatezza e austerità agli ambienti più sontuosi.
Vantaggi e svantaggi del marmo in casa
Prima di vedere come utilizzare e come abbinare il marmo in casa, è bene analizzare tutti i vantaggi e gli svantaggi del materiale.
Il marmo ha molti pregi, i principali sono:
- l’indubbio impatto estetico,
- la luminosità,
- resistenza e durevolezza
Tuttavia richiede anche molte attenzioni in quanto:
- è un materiale molto pesante, quindi non è facile da maneggiare. Se ti piace, di tanto in tanto, cambiare posizione ai tuoi mobili per rinnovare gli ambienti di casa, evita il marmo per i complementi d’arredo evitatelo per i complementi
- per la sua porosità, rischia di macchiarsi irrimediabilmente. Per questo, in cucina fai attenzione all’olio, ad esempio
- il contatto con alcune sostanze ne può provocare la corrosione, anche i prodotti per la pulizia. Anche solo il succo di limone potrebbe danneggiarlo!
Idee di arredo: cosa abbinare a un pavimento in marmo
Il pavimento in marmo è un evergreen!
Molto impiegato nel soggiorno e nel bagno, il pavimento in marmo dona eleganza e luminosità all’ambiente, che spesso ne guadagna anche in fatto di spazio percepito e ariosità.
Per quanto riguarda la posa, oggi la tendenza è di utilizzare lastre di marmo di grandi dimensioni, che creano un effetto di superfici omogenee. Per quanto sia d’impatto, si tratta comunque di una soluzione riservata esclusivamente ad ambienti ampi.
In fatto di abbinamenti, poi, arredare una stanza con il pavimento in marmo richiederà un’accurata valutazione della sua venatura, il cui colore sarà il punto di partenza per la composizione dell’ambiente.
Così, un pavimento in marmo verde si potrà abbinare a pareti bianche, beige o tortora, al legno naturale e a dettagli oro.
Oppure, un pavimento di un marmo delle tinte del rosso si sposerà alla perfezione a pareti bianche o crema, complementi rossi, come il divano letto Sandy, il tutto arricchito da dettagli neri.
L’arredo per pavimenti in marmo bianco leggermente venati, invece, dovrà prediligere colori come il nero, il grigio, il tortora e il beige, che ne esalteranno il candore.
Arredare col marmo: non solo pavimenti
Oltre che per i pavimenti, il marmo può essere impiegato anche nella realizzazione di mobili. Gli esempi più classici sono i top delle cucine o i piani dei tavoli. Lo stesso vale per altri materiali decorati o trattati con effetto marmo, ad esempio la ceramica.
Tuttavia, considerata la delicatezza che lo contraddistingue, l’ideale è scegliere il marmo per arredi da utilizzare in modo sporadico e con una certa attenzione.
Se invece la delicatezza del marmo ti preoccupa, puoi ripiegare su oggetti o mobili con superfici a effetto marmo, comunque eleganti e indistinguibili dall’originale, proprio come tavolino piccolo in marmo ceramica Brunelleschi, il Tavolino con ripiano in marmo ceramica Ghiberti o, ancora, i Tavolini in coppia in marmo ceramica Canova.
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